Sapone, mele e mirroring

Sul fatto che il marketing non sia una scienza esatta siamo tutti d’accordo, ma che in certi momenti produca gesti di puro genio, è altrettanto indiscusso. Come quando quella volta, nel 1879, qualcuno mise sul mercato – per un errore di produzione – un sapone che galleggiava, e scoprì, ascoltando le donne che lo avevano comprato, che funzionava tanto meglio del sapone che avevano sempre usato. Il sapone, galleggiando, si trovava sempre sul pelo dell’acqua del catino, e quindi era molto più pratico e veloce da usare, oltre a consumarsi più lentamente e a pulire il bucato proprio come quello normale.

Fino qui diremmo un’autentica invenzione, come una mela che – per caso – cade dall’albero, proprio in testa a qualcuno, ma non uno qualsiasi, ma un vero fenomeno che da una semplice mela che ruzzola individua leggi the regolano l’universo.

Il genio – nel caso del sapone – fu accogliere quell’errore di produzione e capire che rispecchiava un’esigenza delle consumatrici, esigenza che fino ad allora forse neanche loro sapevano di avere, esigenza che non avevano mai espresso anche perché nessuno, fino ad allora, aveva mai parlato con loro delle esigenze  quotidiane e delle pratiche usate per soddisfarle.

Il genio consisteva nel rispecchiare quelle donne. La strategia di mirroring consumer needs è quanto di più scientifico e geniale che il marketing abbia inventato. È il motivo per cui noi manager, ricercatori, professori, formatori e consulenti di marketing siamo necessari a questo mondo. È il motivo per cui rimaniamo attaccati alla terra e non scivoliamo lungo i bordi di questo pianeta.

È il motivo per cui alcuni lanci di prodotto (o nuovi servizi) vanno veramente bene, vengono subito capiti, accolti e provati, acquistati e mostrati ad altri, e diventano parte della vita dei consumatori e colonne portanti dei conti economici delle aziende gestite da persone intelligenti, curiose e creative.

Allora dico: ma se il successo di un’azienda alla fine dipende in larga misura dal capire i consumatori, dall’ascolto dei clienti, dalla ricerca (seria) dei loro bisogni, desideri, necessità, abitudini, occasioni d’uso, opinioni, ecc., non saranno forse necessario impegnarsi a raccogliere le informazioni di mercato in modo professionale e sistematico? Non è forse il miglior investimento possibile?

Oppure ci accontentiamo di chiedere a Gemini? … Gemini non fa il bucato.

L’errore di produzione fortunato accade – forse – una volta ogni cento anni, e non credo sia il caso di aspettarlo: noi però vi possiamo aiutare a trovare i dati necessari e soprattutto a trasformarli in informazioni competitive e insight innovativi, per rivelare le migliori opportunità di mirroring per la vostra azienda.

Siamo al servizio delle vostre intuizioni, dei vostri dubbi, dei vostri sospetti, delle vostre idee: pronti a lanciarvi in testa la prossima mela!

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