CMO survey 2025

Chief Marketing Officer survey è una fonte importante di dati attuali e retrospettivi su come i responsabili marketing di grandi imprese internazionali vedono gli andamenti in corso sui rispettivi mercati e dentro le proprie aziende (https://cmosurvey.org/).

Tra i vari approfondimenti, ciò che colpisce sono le valutazioni in merito alle priorità della clientela: per i prossimi dodici mesi (ovvero sino all’inizio del 2026) i CMO si aspettano che i clienti richiedano anzitutto una “qualità superiore”, poi prezzi bassi e al terzo posto più innovazione.

É da notare che le aspettative sulla qualità sono stimate a quasi il doppio di quelle sulla convenienza. Naturalmente il dato è condizionato dalla fonte: sono gli stessi responsabili marketing, ovvero quelli che governano le strategie aziendali, che forse vorrebbero (whishful thinking?) soddisfare le richieste dei clienti più sul versante della differenziazione, della qualità intrinseca, del brand e del servizio. Anche perché fare convenienza (value for money) costa ed è più facilmente imitabile dai concorrenti.

Il fatto che l’innovazione arrivi soltanto al terzo posto suggerisce che forse il marketing sta diventando meno efficace su questo versante? Eppure quello dello sviluppo dei nuovi prodotti sarebbe uno dei processi più importanti che fanno capo al marketing. In sostanza risulta più o meno allineato ad altre priorità attese (relazioni, servizio, customer experience) più legate all’execution che alla strategia. In positivo, il peso di questa categoria sembra aumentare in modo significativo rispetto all’anno precedente.

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